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      Trento, 17 novembre 2009 
        Consiglio provinciale Bilancio del primo anno di  legislatura.  
        Maggioranza, il record di attivitÀ va a Bombarda e Firmani  
        dal Corriere del Trentino di martedì 17 novembre 2009 
              Una proposta di legge ogni cinque giorni, meno se si  considerano solo le giornate lavorative. È il ritmo, sostenuto, a cui hanno  proceduto il consiglio provinciale e la giunta nel primo anno della terza  legislatura targata Lorenzo Dellai, cominciata il 10 novembre 2008. Un’azione  propositiva intensa che contrasta però con una molto più ridotta forza  decisionale: contro i 75 disegni di legge depositati al 10 novembre 2009, solo  13 sono le leggi approvate. Di queste 6 nascono da una proposta della giunta.  Boom anche nelle interrogazioni: 1.013 in un anno, con Lega e Pdl che da sole  coprono più del 73%, mentre nella maggioranza spicca il ruolo critico di Verdi  e Italia dei valori. 
              I numeri del consiglio         
        Il primo anno della quattordicesima legislatura si distingue per  l’eccezionalità di proposte di legge presentate, il secondo nell’ultimo  quindicennio, compresi dunque anche i cinque anni di governo di Carlo  Andreotti. Dopo gli 81 disegni di legge depositati nel 2003-2004, i 75 di  quest’anno sono un record: nel 1994-1995 furono 40, toccarono i 56 nel primo  anno di governo di Dellai, il 1999-2000 e si assestarono sempre, più o meno, su  questo livello. Inferiori i numeri delle leggi approvate. Solo 13 quest’anno,  complice anche il fatto che si tratta del primo anno di legislatura. Si rileva  comunque una tendenza all’aumento nel corso degli ultimi anni: se nel 1994  erano solo 8, 13 nel 1997-1998, la produzione è cresciuta durante gli anni  della XIII legislatura: nel 2004-2005 le leggi approvate toccarono quota 20,  scesero a 16 nel 2005-2006 per risalire a 21 nell’anno successivo e a 23 l’anno  scorso. 
              Se nelle proposte il consiglio ha superato la giunta in tutti i quindici anni,  fra le leggi approvate è la giunta a farla da padrona. Tutte le 8 leggi varate  nel primo anno della legislatura Andreotti sono venute dall’esecutivo. Il  rapporto fra giunta e consiglio fu di 10 a 2 nell’anno successivo, di 10 a 3  nel 97-98. Dal 2002 il consiglio ha cominciato a migliorare le sue performance:  in quell’anno sono state 6 le leggi di origine consiliare a essere approvate, contro  le 8 dell’esecutivo. Nel 2006-2007 c’è stata un’inversione di tendenza con 12  leggi di origine consiliare e 9 della giunta. Inversione che si è confermata  quest'anno: 7 le leggi approvate su iniziativa del consiglio contro le 6 della  giunta. 
       I proponenti         
        Il più propositivo nel 2008-2009 è stato Roberto Bombarda con 13 disegni di  legge depositati. I Verdi dunque con un solo consigliere nell’emiciclo superano  Pd, Upt e Patt: i primi si fermano a 10 (Mattia Civico in testa con 4 disegni),  i secondi a 8 (Marco Depaoli a 5), le Stelle alpine a 5. Nelle fila  dell’opposizione il più attivo è Nerio Giovanazzi di Amministrare il Trentino  con 6 disegni. La Civica per Divina è invece l’unico partito fermo a zero. Nove  disegni nascono da una proposta di Dellai, uno, di iniziativa popolare, porta  la firma di Omar Grigoli, due quelli presentati dall’assessore regionale Pd  Margherita Cogo. (Alberto Pacher e Giovanni Kessler fanno parte dell’assemblea  ma per i ruoli ricoperti non hanno presentato ddl o interrogazioni, ndr). Forti,  come è naturale, le opposizioni nell’azione di stimolo alla maggioranza  attraverso le interrogazioni: sulle 1.013 più del 13% è di Giorgio Leonardi  (Pdl), come primo firmatario, seguito da Alessandro Savoi (Lega) con 125  interrogazioni. In totale (nonostante le soltanto 12 interrogazioni della Civica),  le opposizioni hanno formulato il 75% delle domande. Nelle maggioranza i meno  attivi: Sara Ferrari, solo 2 interrogazioni e Mario Magnani, (ex Upt ora nel  gruppo misto) una. (Due anche per Giovanni Battista Lenzi, deceduto in maggio e  sostituito da Gianfranco Zanon). Il fatto che nel centrosinistra siano Idv e  Verdi a spiccare per numero di interrogazioni presentate rivela l’azione di  pungolo svolta dalle due forze escluse dalla giunta: 49 le interrogazioni  firmate da Bombarda, 29 quelle di Bruno Firmani. Ma tante, 59, sono anche quelle  siglate Patt, che pure può contare su due assessori. Sono 66 gli ordini del  giorno depositati, 43 le mozioni. 
      
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ROBERTO  
BOMBARDA 
   
  BIOGRAFIA 
    
   
   
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